Il sogno di tantissimi giovani e meno giovani è quello di diventare influencer ma dietro questa professione c’è molto di più di belle foto in posa e di una vita di sfarzi. Per arrivare al successo con questa professione, difatti, occorre studiare e investire e, dunque, non basta avere un bel corpo oppure un bel viso.
Quindi quando le persone desiderose di lavorare in questo campo vanno alla ricerca di un’agenzia che aumenta like, come la SWJ WEB MARKETING dei fratelli Joel e Roger Pagini, si aspettano una crescita dei propri profili senza però sapere quanto lavoro è richiesto per raggiungere risultati soddisfacenti. Quindi ne abbiamo parlato con degli esperti e abbiamo cercato di capire in che modo si struttura la carriera di un influencer.
Sono “gli altri” a qualificare l’influencer
Innanzitutto la prima grande differenza da comprendere è quella che riguarda l’influencer ed il content creator. A primo impatto queste due figure potrebbero essere scambiate per la medesima professione ma non è affatto così.
Diciamo che tutti possono essere considerati content creator ma per diventare influencer occorre che il proprio mercato e la nicchia di riferimento ti considerino tale. Quindi sono le aziende e gli utenti a “decretare” chi è riconosciuto come influencer e non vice-versa. Dal momento in cui un content creator diventa popolare, ascoltato e seguito, dunque, egli potrà essere considerato un influencer.
Da content creator ad influencer
Il passaggio da content creator ad influencer avviene quando brand ed utenti seguono un profilo ritenuto interessante e affidabile per una precisa nicchia di mercato. In particolare il content creator deve creare con costanza e dedizione contenuti affini al proprio pubblico, studiando i risultati e ottimizzandoli rispetto a precise strategie di crescita. Gestire un profilo social di un content creator significa creare contenuti interessanti e utili applicando le regole del web marketing che, tuttavia, si differenziano su ogni piattaforma social.
Analisi e monitoraggio delle metriche
La crescita avviene nel tempo e deve presentarsi in modo organico, ovvero spontaneo. A questa crescita viene abbinata quella dovuta alle sponsorizzazioni a pagamento, che sono fondamentali tanto quanto quella organica.
Quindi questo significa che occorre conoscere le metriche di analisi dei social network e dei siti web e come queste sono utili ai fini dell’analisi, del monitoraggio e della crescita. Dietro uno scatto fotografico o un video, quindi, c’è la precisa intenzione di raggiungere un preciso target di pubblico interessato o potenzialmente interessato all’influencer e a ciò che suggerisce, consiglia o vende.
L’importanza di affidarsi ai professionisti
La difficoltà di questa occupazione, dunque, risiede nel mantenere alto il rendimento di un profilo attraverso la creazione di contenuti propri e di dover attrarre contemporaneamente i contratti da parte delle aziende. Da un lato l’influencer deve interessare il grande pubblico e dimostrare di avere influenza verso quest’ultimo ma, dall’altro, lo stesso deve lavorare per attirare contratti di collaborazione necessari per andare avanti e poter monetizzare il proprio impegno.
Ecco perché sono necessari grafici, fotografi, esperti di web marketing e tante altre figure specializzate per rendere popolare il profilo di un content creator e lanciarlo nel grande mondo degli influencer. Per tutte quelle persone che potrebbero erroneamente pensare che non si tratti di un vero lavoro, dunque, la realtà non è così.