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ALTRI SPORT | 22 aprile 2020, 07:00

Investire in Borsa: quali sono le regole auree da seguire?

Negli ultimi anni, una nuova tendenza si è fatta largo in buona parte dei risparmiatori: investire in Borsa

Investire in Borsa: quali sono le regole auree da seguire?

Negli ultimi anni, una nuova tendenza si è fatta largo in buona parte dei risparmiatori: investire in Borsa. D’altro canto, i rendimenti succulenti dei titoli di stato sono svaniti da tempo, salvo alcuni momenti particolarmente complicati della nostra storia recente, con lo spread alle stelle e di conseguenza, complice l’assunzione di un rischio maggiore da parte del contraente, rese indubbiamente più elevate. Nulla a che vedere, però, con i rendimenti che era in grado di offrire il nostro debito sovrano negli anni ‘80 e ‘90, spesso a doppia cifra percentuale.

Timing, elemento di fondamentale importanza in qualsiasi strategia nel mondo azionario

Per compensare la mancata convenienza di BTP e BOT, molti investitori nostrani hanno optato per la via del comparto azionario, trovando, in più di qualche circostanza, grandi soddisfazioni. L’equity, però, è un mondo complesso e variegato, soprattutto quando si decide di acquistare un singolo titolo. È utile ricordare, infatti, che acquistare azioni di una società quotata in Borsa, significa partecipare al rischio d’impresa della stessa. E nel malaugurato caso si palesasse un default, il capitale si azzera totalmente. Investire in Borsa, quindi, richiede consapevolezza ed accortezza da parte dell’investitore, che non può vivere l’esperienza nel mondo dell’equity come se fosse un gioco da ragazzi o una schedina del Superenalotto.

Come viene ben esplicato sulla pagina https://www.giocareinborsa.com/comprare-azioni, esistono alcuni step importanti da seguire per poter operare nel mondo azionario consapevolmente. Uno di questi è, da sempre, il cosiddetto “timing”, ovvero quando è il momento giusto per comprare o vendere le azioni di una determinata società. In tal senso, gli aspetti da considerare sono plurimi. Molti analisti partono da un’analisi del bilancio della singola società, valutando, poi, quali siano gli orizzonti futuri della stessa. Una cartina di tornasole molto importante, alla quale, però, vanno affiancate altre considerazioni. La prima riguarda lo scenario macroeconomico nel quale si muove l’azienda, partendo da considerazioni inerenti al settore industriale della stessa e al contesto geografico nella quale è allocata, oltre, eventualmente, ai paesi esteri coi quali intrattiene rapporti d’affari.

Analisi fondamentale e tecnica: i cardini per operare consapevolmente nei listini azionari

Si prenda il caso, ad esempio, del mondo automobilistico: qualora le previsioni di questo comparto, a seguito di qualche turbolenza, non fossero rosee, sarebbero sconsigliati acquisti di azioni relative a queste società. È molto importante, come avvenuto ad esempio nel 2008, individuare quali siano i paesi nei quali queste aziende esportano: all’epoca, complice la crisi delle economie avanzate, alcune case automobilistiche hanno retto l’onda d’urto aumentando le vendite in alcuni paesi in via di sviluppo, andando a compensare la frenata di immatricolazioni nei mercati economicamente più sviluppati. Ed è questo il motivo per cui, all’epoca, alcune case automobilistiche hanno retto meglio, rispetto ad altre, la grave crisi finanziaria originata dalla bolla dei mutui subprime. Avere un quadro esaustivo del mondo in cui opera l’azienda alla quale, potenzialmente, siamo interessati ad acquisire azioni, è molto importante.

Qualora non di disponesse del tempo sufficientemente adeguato a reperire individualmente queste informazioni, è consigliato consultare i più autorevoli portali finanziari presenti in rete, come quello linkato in precedenza, che offrono spesso un quadro esaustivo e dettagliato delle migliori piattaforme di trading della rete. Queste ultime, poi, sono in grado di fornire alcuni preziosi suggerimenti, erogati, frequentemente, tramite la sezione “strategie”. Oltre alla imprescindibile analisi fondamentale, che è quella fin qui spiegata in questo articolo, è buona norma valutare la bontà di un eventuale acquisto o vendita di un titolo tramite l’analisi tecnica. A differenza di quella fondamentale, essa si basa sull’andamento storico del valore del titolo, che viene visualizzato tramite grafici, la cui comprensione risulta tutto sommato abbastanza semplice per la maggior parte dei risparmiatori. Questo tipo di studio risulta molto prezioso in momenti, come quello attuale, in cui la volatilità la fa padrona sui mercati.

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