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CALCIO | 08 giugno 2017, 09:38

Sestri Levante, il settore giovanile guarda al futuro con "Meneguito"

Volge al termine la stagione 2016/2017 del settore giovanile del Sestri Levante. La società programma la nuova puntando su "meneguito" e vivaio unico in direzione Ramaia.

Sestri Levante, il settore giovanile guarda al futuro con "Meneguito"

Sono trascorsi quasi 98 anni da quel 27 settembre del 1919 quando sulla spiaggia di Portobello un gruppo di giovani ragazzi sestrini, tra cui il poeta Giovanni Descalzo, fondarono l’Unione Sportiva Sestri Levante, scegliendo i colori rosso e blu per la casacca ufficiale, si dice ispirati dall'immagine di una nuvola blu colpita dal rosso fuoco del tramonto. Mai rifondata e mai fallita, il Sestri Levante è la squadra ligure che conta il maggior numero di partecipazioni in Serie D. L’Unione, come i suoi tifosi amano chiamarla, vanta la partecipazione a ben 43 campionati nazionali (6 in serie C e 37 in serie D) e 52 campionati regionali. Ed é forse per questo passato glorioso, ricco di trofei, traguardi importanti e calciatori illustri (si pensi a Fosco Becattini, Bruno Baveni, Claudio Agnetti, Silvino Chiappara o Ermes Paterlini) che l'Unione riesce a riunire intorno a sé un affetto e un tifo proprio delle categorie calcistiche superiori. Una società antica e blasonata, consapevole della propria storia, capace di aggiudicarsi nella recente stagione calcistica 2015/2016 il premio Fair Play nazionale della serie D come squadra più corretta, in campo e sugli spalti.

Grazie all'impegno del nuovo gruppo dirigente, guidato dal presidente Stefano Risaliti, che ha portato il Sestri Levante a vincere nel 2015 i play-off nazionali di Serie D, in questi anni la società ha raccolto una nuova sfida, quella più importante. Una sfida che guarda al futuro con la consapevolezza di chi, alle spalle, ha un grande passato. Investendo in corsi di formazione e aggiornamento il responsabile del settore giovanile Domenico Bertorino ha introdotto nella scuola calcio dell'Unione il metodo "Meneguito". Un metodo di formazione calcistica per ragazzi dai sette ai dieci anni, che si ispira al sistema di insegnamento delle scuola calcio della federazione spagnola di cui la cantera del Barcellona rappresenta la punta dell'iceberg, meglio conosciuto come "Funino", letteralmente "divertimento per il bambino". Si tratta di un metodo di insegnamento in cui l'apprendimento del bambino è essenzialmente guidato dal gioco: l'obiettivo è quello di ricreare le condizioni del gioco di strada, senza meccanizzare un gesto tecnico dopo l'altro. Un modo di giocare che lascia esprimere la creatività senza pressioni, senza classifiche e senza l’assillo del risultato, con la consapevolezza che il calcio, al pari delle altre discipline sportive, riveste una funzione formativa ed educativa che viene prima del risultato e della competizione. Il bambino è al centro del progetto così come il suo divertimento e la sua crescita, come uomo prima che come calciatore.

Il Sestri propone una controcultura del gioco del calcio, in linea con i principi educativi, dove ”educare” significa “far emergere”, in questo caso, i propri talenti. Così al Sestri Levante, alla pari di quanto avviene nelle società calcistiche più importanti d'Europa, pazienti e preparati formatori insegnano il gioco del calcio attraverso un allenamento intelligente, lasciando che sia il bambino a scoprire le proprie qualità e impari a riflettere sui propri errori e su come migliorare.

Restano le difficoltà circa l'utilizzo dei campi e dell'impiantistica comunale per far giocare i bambini, da coniugare, ad esempio, per quel che riguarda lo stadio Sivori, con la necessità legittima e ambiziosa di preservare il campo a 11, in erba naturale, su cui gioca la prima squadra. A riguardo l’Us Sestri Levante conferma la propria intenzione di avviare, al fianco dell'amministrazione comunale e delle altre realtà calcistiche ed extra calcistiche della città, un percorso comune per giungere alla costruzione di una grande scuola calcio, moderna e di qualità, a disposizione di tutti i bambini del comprensorio, superando anacronistici campanilismi e contrapposizioni locali per mettere al centro del progetto i ragazzi e le loro famiglie, offrendo loro maggiori risorse, strumenti e competenze per la loro formazione sportiva e personale, giungendo altresì ad una ristrutturazione complessiva degli impianti comunali e ad un loro potenziamento, anche in prospettiva della possibile costruzione di un nuovo campo sportivo nell’area di Ramaia, nella frazione di Santa Margherita di Fossa Lupara. Una riorganizzazione globale del “sistema calcio” della città, che pur preservando le peculiarità e le risorse delle diverse realtà sportive e associative presenti sul territorio, sia in grado di metterle a sistema e valorizzarle a vantaggio dei bambini e dei ragazzi di Sestri Levante e di tutto il comprensorio.


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