Più forte di tutti: la Pro Recco è campione d'Italia per la trentunesima volta, la dodicesima consecutiva. Dominio in vasca, 13-6 al Brescia, e delirio al suono dell'ultima sirena: Torino è biancoceleste grazie ad una prova di forza dei ragazzi di Vujasinovic, capaci di sorreggere il peso della pressione e condurre una gara perfetta, magistralmente preparata dal coach serbo.
D'altronde quella assemblata in estate dal presidente Felugo è una squadra di "giganti", che alle parole preferisce i trofei e per questi lavora tutto l'anno.
LO SPOGLIATOIO Maurizio Felugo, presidente: <Un grande successo, siamo contentissimi, nella partita importante abbiamo fatto una prestazione di grande livello. Avevamo tutti contro, basti pensare alla formula con cui è stata concepita la finale. Oggi abbiamo difeso in maniera straordinaria con l'uomo in meno, siamo stati super, complimenti ai ragazzi>.
Vladimir Vujasinovic, allenatore: <Una grande determinazione fin dal primo minuto, quella è stata la chiave della gara. Siamo partiti subito bene, poi un calo a inizio terzo tempo, ma piano piano siamo riusciti a segnare con un po' di fortuna: da quel momento c'è stata solo una squadra in vasca.
La formula? Non mi piace, come non mi piaceva lo scorso anno quando ancora non allenavo in Italia, a prescindere da chi ha chance o meno di vincere lo scudetto. Sarebbe meglio assegnare il titolo al meglio delle tre vittorie, così si parla un po' di pallanuoto per due-tre settimane, con maggiore coinvolgimento. Ci sono persone che la pensano diversamente, per me sbagliano, ma non posso fare niente, se non preparare la squadra solo per una gara all'anno>.
Stefano Tempesti, capitano: <Abbiamo dimostrato di essere i più forti, quest'anno ancora di più perché abbiamo condotto una partita perfetta. Dedichiamo lo scudetto ai tifosi che ci hanno seguito anche a Torino numerosi e carichi di affetto: meritano queste gioie. È il secondo trofeo della stagione, tra una settimana cercheremo di coronare un anno comunque meraviglioso>.
LA GARA Per la sesta volta consecutiva la finale mette di fronte Pro Recco e Brescia. Vujasinovic ritrova Tempesti tra i pali e opera due cambi rispetto alla gara di venerdì: nei tredici ci sono Di Fulvio e Alesiani al posto di Bruni e Di Somma. Pro Recco subito in palla: Aicardi si gira e segna dopo un giro di lancetta.
Reazione Brescia con Ubovic che sfrutta la prima superiorità e gonfia la rete. Dall'altra parte è Bodegas a capitalizzare i venti secondi di Paskovic nel pozzetto. Più due Pro Recco a 100 secondi dalla prima sirena con Mandic a esplodere il sinistro da posizione 3.
Biancocelesti in totale dominio della gara: Figlioli si procura un rigore, Sukno non sbaglia. A sei secondi dalla fine del primo tempo, però, Muslim al centro con l'uomo in più riporta i lombardi in partita.
Si riparte e l'incursione di Figari, con l'uomo in più, non dà scampo a Del Lungo. Ottanta secondi più tardi è Paskovic a ottimizzare l'espulsione di Bodegas. Superiorità Pro Recco e 6-3 con la sentenza di Sukno che in diagonale fa esplodere i tifosi.
Tempesti e compagni sono in totale controllo e così arriva anche il più quattro: Del Lungo in libera uscita, Mandic lo scherza con una palombella da far vedere ai ragazzi del settore giovanile. A dieci secondi dal cambio campo arriva il 7-4 firmato Bertoli, al centro, con l'uomo in più.
Terzo tempo che si apre come era finito il secondo: ancora Bertoli per il 7-5. Brescia a meno uno con Christian Presciutti che sfrutta l'ennesima espulsione temporanea decretata dagli arbitri.
Vujasinovic schiarisce le idee, infonde sicurezza alla squadra e il tap in Di Fulvio fa respirare i campioni in carica per l'8-6 che conduce la Pro agli ultimi otto minuti del match.
Prima azione e Ivovic, con l'uomo in più, scarica un destro imparabile che vale il +3. Apoteosi Pro Recco, il Brescia finisce la benzina e Figlioli, Ivovic e Bodegas assestano il montante decisivo: a tre dalla fine i biancocelesti doppiano i lombardi, al Palazzo del Nuoto è 12-6 e la festa è già cominciata.
C'è gloria anche per Sukno che, con una tripletta da fenomeno, chiude i giochi sul 13-6. Gli artigli sullo scudetto sono quelli della Pro Recco.