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ALTRI SPORT | 06 aprile 2017, 13:23

Ciclismo, domenica arriva a Chiavari il Giro dell'Appennino

La storica corsa per professionisti, organizzata dall'U.S. Pontedecimo Ciclismo, è giunta alla 78^ edizione e, per la seconda volta consecutiva, si concluderà nel Tigullio. Rispetto allo scorso anno, novità circa il percorso in prossimità del traguardo, che si preannuncia davvero scoppiettante

Foto di gruppo per gli organizzatori del Giro dell'Appennino, in occasione della presentazione che si è tenuta giovedì mattina in municipio a Chiavari

Foto di gruppo per gli organizzatori del Giro dell'Appennino, in occasione della presentazione che si è tenuta giovedì mattina in municipio a Chiavari

L’ultima corsa in bianco e nero si rinnova. Dopo le novità dello scorso anno, quando l’arrivo del Giro dell’Appennino è stato posto all’entrata al Porto Turistico della Marina di Chiavari, tra l’azzurro del mare del Tigullio e il verde delle alture dell’Appennino che si affacciano su uno dei più bei mari del Mediterraneo, quest’anno, anziché sull’Aurelia, la corsa avrà i suoi chilometri finali sulle strade dell’immediato entroterra del Tigullio.

E’ un omaggio alla Comunità Europea dello Sport 2017, formata dalle città di Chiavari, Cogorno e Leivi. Sarà un finale che ricorderà quello tradizionale, quello appunto dell’ultima corsa in bianco e nero, con Bocchetta, Castagnola e Giovi in rapida successione.

Appuntamento domenica 9 aprile. Ritrovo, come ormai accade da molti anni, al Retail Park di Serravalle, partenza ufficiale davanti allo Stabilimento Elah Dufour e a seguire l'omaggio ai Campionissimi con il passaggio davanti al Museo.

Una corsa lunga 199 chilometri che percorrerà due regioni, due province, trentuno Comuni. Riaffermando il ruolo del Giro dell'Appennino come evento sportivo di primo piano, ma capace di trasformarsi in formidabile momento di promozione e coordinamento dei territori.

Lo scorso anno la Ruta fu il trampolino di lancio di Firsanov, che arrivò da solo sul traguardo di Corso Cristoforo Colombo. Quest’anno probabilmente non sarà così. Ma qui ci sarà lo stesso uno dei momenti più emozionanti della corsa visto che il il Gran Premio della Montagna sulla Ruta di Camogli sarà dedicato a Gualtiero Schiaffino, vice presidente del Pontedecimo Ciclismo che ci ha lasciati 10 anni fa. L'uomo che ideò per questa gara la straordinaria definizione de "L’ultima corsa in bianco e nero".

La corsa potrà invece forse decidersi negli oltre sei chilometri di ascesa che condurranno gli atleti alGran Premio della Montagna di Monte Domenico. L’ascesa inizia lieve, ma già nella parte centrale chi vorrà attaccare potrà farlo, sfruttando le pendenzeal 6%, ma dovrà poi avere la gamba per non piantarsi negli ultimi due chilometri, che presentano la pendenza media del 9,5%, con punte del 19%.

Chi transiterà per primo sul G.P.M., che sarà la “Cima Luigin Ghiglione”, conquisterà il 24° Trofeo Luigine Osvalda Ghiglione, 4° Trofeo Marina Tedone, messo in palio da Fiorenzo e Fulvio Rapetti, rispettivamente genero e nipote dello storico patron dell’Appennino.

La discesa verso la Val Graveglia andrà affrontata con prudenza, ma i corridori più avvezzi in questo fondamentale potrebbero sfruttare le caratteristiche della difficile discesa per trarne vantaggio.

Ma non sarà finita: dopo pochi chilometri di pianura in fondovalle, il percorso porterà gli atleti ad affrontare l’ultima salita, verso Leivi, cinque chilometri nuovamente duri, con l’ultimo dei sei Gran Premi della Montagna posto a quota 284 (il dislivello dei 5,4 chilometri di salita è di 261 metri, la mediadel 4,8%, ma i primi due chilometri hanno una media del 7,8%, con un tratto all’inizio del terzo chilometro al 14%), a soli nove chilometri dal traguardo finale.

Una breve discesa porterà gli atleti sulla strada panoramica di Leivi. I corridori non avranno il tempo di osservare il meraviglioso panorama sul Golfo del Tigullio, ma solo quello di cercare di affrontare la discesa verso Chiavari nelle migliori posizioni.

Si transiterà una seconda volta per il centro di Chiavari, arrivati in riva all’Entella si entrerà sul lungo rettilineo finale, controllato dall’alto dalla statua di Cristoforo Colombo.

Chi sarà presente potrà vedere di persona se Sergey Firsanov, annunciato al via con il dorsale numero uno, sarà in grado di vincere per la seconda volta consecutiva (come accaduto nel passato a Augusto Como, nelle prime due edizioni, a Michele Dancelli, che di edizioni ne mise in fila tre, dal 1965 al 1967, a G.B. Baronchelli, che tra il 1977 e il 1982 di vittorie ne colse addirittura sei, a Gianni Bugno, anche lui tre vittorie di fila dal 1986 al 1988, a Pavel Tonkov, nel 1997 e 1998, a Alessandro Bertolini nel 2007 e 2008).

Chi non potrà presenziare potrà assistere alla gara su Rai Sport, su Bike Channel, in streaming su numerosi siti internet, e se sarà all’estero potrà assistere all’evento in 54 Paesi, anche agli antipodi.

Partenza ufficiale ore 11.15. Arrivo, a seconda della media tenuta dai corridori, tra le 15.50 e le 16.20. Ma Chiavari e tutti gli altri Comuni lungo il percorso aspettano gli appassionati di ciclismo sin dalle prime ore del mattino.

Cs

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