Il patron del Verbano, Pietro Barbarito, è stato intervistato dalla redazione di notiziariocalcio.com e ha parlato dell'allenatore della sua squadra, Costanzo Celestini che, qui alle nostre latitudini, ha guidato Lavagnese, Entella, Sestri Levante, Savona, Rapallo, Caperanese, Chiavari Caperana, dopo una lunga carriera in serie A, nel Napoli di Diego Armando Maradona. E Barbarito ha parlato anche del difensore Alessandro Bratto, anch'egli ex "levantino".
Ecco come ha risposto.
Che cosa ha fatto la differenza per il Verbano?
“Nessun dubbio, io sono il presidente, ma il merito di tutto questo è del mister Celestini, che rende la squadra una delle migliori da quando sono al Verbano e cioè da ventitré anni; dello staff, composto dal preparatore dei portieri Ermes Berton e dal collaboratore Gianni Beverina".
Come ha incontrato il tecnico?
“Per caso, perché Alessandro Bratto, il nostro super difensore, capitano e bandiera della squadra, quando eravamo rimasti senza mister mi aveva segnalato Celestini ed ero rimasto stupito, ricordando l’ex centrocampista del Napoli di Maradona ed ottimo allenatore fra Campania e Liguria. Ho conosciuto così Costanzo, con cui è scattato subito il feeling giusto. È un fuoriclasse che non c’entra nulla con questa categoria: è con noi da tre anni, ma io spero rimanga a vita al Verbano".
Ed anche quest’anno ottimi risultati col Verbano …:
“Cerco di stare con i piedi per terra. Anche in questo campionato stiamo facendo un piccolo miracolo. Siamo ancora nei playoff, dopo le due volte al terzo posto e la finale playoff della passata stagione persa con la Varesina ed aver ringiovanito ancora la squadra. Per me già è stata una soddisfazione stare due anni di fila in D, un lusso per Besozzo, paese di ottomila abitanti. Forse anche l’Eccellenza è già tanto per una realtà come la nostra. Questa categoria io la faccio da più di 20 anni solo per amore del Verbano e del campo sportivo: il primo in cui ho giocato, dopo essere arrivato dal Meridione".
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