Adrian Ricchiuti è tornato. Per la prima volta in questa stagione ha giocato una partita intera. Quasi intera, a voler essere precisi, perché è stato sostituito nel recupero della gara che l’Entella ha vinto contro l’Alto Adige. Stanchezza? No, solo un colpo al ginocchio che sarà valutato in questi giorni. <Mai stato sei mesi fuori – sottolinea -. E’ stato bello tornare a giocare dall’inizio. Stanchezza? Non direi. Comunque è un mese che mi alleno regolarmente con i compagni>. Ricchiuti, ovvero il valore aggiunto (e che valore) dell’Entella capolista del girone A della Prima divisione che sogna il salto in serie B.
Domenica fin dal primo minuto ha mostrato ritmo e qualità. Nessun calcolo sulla gestione delle forze. <Siamo in una fase della stagione importante, ora conta solo vincere – afferma -. Domenica siamo stati concreti, loro hanno giocato un buon match, ma credo che noi abbiamo meritato. Questo è l’atteggiamento giusto che ci dovrà accompagnare fino alla fine. Siamo in una fase della stagione dove non conta giocare bene, ma vincere. Stiamo lavorando tutti per portare l’Entella in serie B. Io ci metto la mia esperienza>. Calendario alla mano, il prossimo ciclo di gare non sembra impossibile per i biancocelesti. <Andiamo avanti partita dopo partita e cerchiamo di ottenere sempre il massimo – dice il fantasista -. Chi temo delle avversarie? Nessuno. Quando vinci tanto non deve preoccuparti delle avversarie. Io dico sempre che in campo bisogna andare pensando che è come se qualcuno ti volesse rubare il pane. E devi fare di tutto per tenertelo stretto. Fuori dal campo si può anche andare a mangiare fuori assieme. In campo non si guarda in faccia nessuno>.
