29 punti ossia ancora sei punti da qui fino alla fine della stagione. E' il traguardo che Gianni Siri, allenatore del Leivi, chiede alla propria squadra. Il tecnico continua a parlare di salvezza, ma per la prima volta apre le porte anche ad un possibile secondo traguardo. “Se arriveremo al giro di boa con 29 punti potremo considerarci virtualmente salvi – afferma l'allenatore -. A quel punto potremo anche pensare ad un secondo traguardo”. Guai, però, a parlare di vincere il campionato. “L'ho già detto e lo ripeto: non voglio sentir parlare di duello a distanza con la Val d'Aveto – prosegue l'allenatore -. Sulla carta loro, il Vecchio Levanto e il Real Fiumaretta sono messi meglio di noi. Con questo non voglio dire che non ci piaccia stare in vetta. Domenica sono stato molto contento a cantare con i miei ragazzi “salutate la capolista”. Ma devo essere anche onesto e dire che sulla lunga distanza potrebbero emergere i valori delle squadre che sono superiori ai nostri”.
Intanto, nonostante l'arrivo del primo freddo, Siri continua ad andare in panchina con i suoi calzoncini corti che ormai sono diventati un amuleto. “Ho questa cabala, ma ne abbiamo anche altre soprattutto con Portoricco – sorride il tecnico -. Sono tante piccole situazioni che rendono questo gruppo straordinario. Anche domenica, nell'ambito di una partita difficile e con alcune assenze, tutti hanno dato il massimo. Non ho dubbi: il nostro segreto è proprio il gruppo”.