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CALCIO | 31 ottobre 2013, 14:43

Crollo del ponte di Carasco: anche i giocatori “costieri” del Moconesi in pieno disagio.

Il tecnico Fabio Muzio che vive a Sestri Levante:”Ieri sera ci abbiamo messo un’ora e trentuno minuti….”.

Crollo del ponte di Carasco: anche i giocatori “costieri” del Moconesi in pieno disagio.

Problemi alla viabilità. Chi vive o lavora in Val Fontanabuona li sta conoscendo e affrontando quotidianamente da quando è crollato il ponte di Carasco.

In mezzo a tutte le persone che attraversano ora il (piccolo) ponte sostitutivo e provvisorio ci sono anche il tecnico e vari giocatori del Moconesi anche loro alle prese con i problemi alla viabilità. “Ieri sera da Sestri Levante, dove abito, al campo ci ho mezzo un’ora e trentuno minuti. La scorsa settimana qualche problema lo avevamo incontrato. Ma sul ponte provvisorio operava la Protezione Civile e il traffico era più scorrevole”.

Va da sé che l’allenamento è iniziato in ritardo. “Poi sono saltate alcune luci – racconta Muzio -. Ed è calata la nebbia. Ci siamo allenati con le pettorine fosforescenti”.

Tecnico e giocatori (sono circa una dozzina quelli che vivono sulla costa) auspicano che la situazione possa tornare alla normalità quanto prima. “Lo desideriamo prima che per noi per tutte le persone che vivono e lavorano in Fontanabuona – dice Muzio -. Ma effettivamente il viaggio che già corto non era rischia di diventare pesante”.

La colpa è del ponte provvisorio su cui si viaggia a senso unico alternato. “Abbiamo pensato ad una soluzione – sorride amaro Muzio -. Lasciamo una macchina al di qua e un’altra macchina al di là del ponte. Così non facciamo la coda: scendiamo da una macchina, facciamo il ponte a piedi e saliamo sull’altra”.

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