Quella maglia arancione sembrava che, ormai, se la fosse cucita addosso tanto che ad ogni sessione di mercato le offerte che arrivavano venivano rispedite al mittente. Ma l'estate scorsa Corrado Neirotti ha deciso di cambiare aria. Ha lasciato la Sammargheritese e si è accasato alla Val d'Aveto nel girone D di Prima categoria. E dopo le prime settimane di ambientamento sta tornando il bomber che tutti conoscono: quattro gol nelle ultime quattro settimane. E nelle ultime due occasioni è stato anche decisivo per la vittoria.
Neirotti, la Val D'Aveto ha ottenuto in sei partite cinque vittorie e un pareggio: l'obiettivo sembra essere chiaro, la promozione diretta..
Andiamoci piano, il nostro scopo è naturalmente fare il meglio possibile, ma cerchiamo di mantenere i piedi per terra. Il campionato è difficile e ancora lungo. Ci sono tante squadre ancora da affrontare, fare dei pronostici attendibili non è possibile.
Quale squadra potrebbe fare da antagonista al vostro campionato?
Il Real Fiumaretta, il Foce Magra e il Leivi hanno ottimi giocatori, ma anche le 5 Terre, squadra affrontata domenica e con un solo punto in classifica, ci ha messo in difficoltà e potrebbe dire la sua: questo per sottolineare quanto sia livellato il campionato.
Quattro gol nelle ultime quattro partite: le ultime due reti sono state decisive. Come inizio di campionato non c'è male...
...e non mi sento ancora al cento per cento, sono sicuro che posso dare molto di più. Tra l'altro solitamente in passato ho giocato meglio e segnato di più nel girone di ritorno. Speriamo bene.
Dopo tanti anni e tanti goal alla Sammargheritese com'è stato festeggiare con colori diversi?
Devo ammetterlo, è una sensazione strana, anche se positiva. Ho passato sette anni con la maglia arancione e non si dimenticano in un giorno
Quali considerazioni hanno pesato per il passaggio alla Val d'Aveto?
Avevo bisogno di nuovi stimoli e di sperimentare il calcio anche al di fuori di Santa Margherita.
Ci sono state difficoltà nell'inserirti nel nuovo ambiente? Com'è questa Val d'Aveto vista da dentro?
In categorie dilettantistiche la base è il gruppo, e quello che ho trovato venendo qui è fantastico. Lo spogliatoio è compatto, dai giocatori, al mister, alla società. Abbiamo instaurato un bellissimo rapporto e sintonia. Alla Val d'Aveto mi sento di nuovo importante.
Obiettivi personali?
Fare il meglio possibile è scontato. Nonostante sia un attaccante più che i goal mi interessa vincere con la Val D'Aveto. Se poi dovesse arrivare qualche successo personale ne sarei ancora più felice.
Ultima domanda: un giorno ci potrebbe essere il ritorno a Santa Margherita?
Non so davvero cosa rispondere. Giocare per la squadra della mia città è sempre stata un'emozione, ma adesso preferisco pensare al presente, che è la Val d'Aveto, e sono contento di essere qui.