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CALCIO | 22 ottobre 2013, 16:30

Val d'Aveto sempre in vetta. Ma Perego avverte:”Così il campionato non lo vinciamo. E vi spiego il perchè”.

Il tecnico va diretto al punto:”Tanti punti, ma l'imperativo è migliorare come squadra e come società. I pregi? Un gruppo di ragazzi fantastici. I difetti? Quelli me li tengo per me. A dicembre mi aspetto rinforzi”.

Corrado Neirotti, suo il gol che domenica ha deciso la partita in casa del Real Fiumaretta con tanto di esultanza colorita.

Corrado Neirotti, suo il gol che domenica ha deciso la partita in casa del Real Fiumaretta con tanto di esultanza colorita.

Val d'Aveto prima e contenta nel girone D di Prima categoria? Forse sì, del resto chi è in vetta alla classifica non può non essere felice. Ma se qualcuno volesse provare a volare con la fastasia Massimo Perego è pronto a tenere tutti con i piedi per terra.

Il tecnico fiuta l'aria, fa affidamento alla sua grande sperienza e avverte:”Così il campionato non lo vinciamo”.

Perego e la schiettezza: un binomio che è sempre prensente. “Io sono fatto così – dice l'allenatore -. Non so essere in altro modo. Troppo diretto? Forse. Ma dico sempre la verità”.

Ecco la ricetta, dunque, dell'allenatore della Val d'Aveto:”Crescere come singoli e come gruppo – dice il tecnico -. Parlo di giocatori, ma anche di società. E' normale che sia così. In estate si è costruito un gruppo nuovo sia tecnico che societario. Gli equilibri devono essere ancora trovati. Ma dobbiamo farlo se possibile in fretta”.

Intanto Perego elogia la squadra per la vittoria in casa del Real Fiumaretta:”Arriveranno tra le prime cinque così come il Foce del Magra – prevede Perego -. Noi stiamo andando bene, ci siamo adattati anche ad una gara più fisica che tecnica. Va bene così. Di questo ragazzi mi piace la serietà, la disponibilità e l'educazione. Stiamo facendo giocare spesso molti giovani, forse siamo gli unici nelle squadre di testa. Poi è chiaro che abbiamo anche noi i nostri difetti. Quali? Se permettete quelli me li tengo per me”.

Il richiamo all'ordine di Perego suona quasi come un paradosso con la squadra che va forte. “Ma io un po' di esperienza ce l'ho – dice -. Partite ne vedo tante. E so che su molte cose dobbiamo crescere, lo ripeto, come squadra e come società”.

Tra i collaboratori che Perego cita come fondamentali c'è Elisabetta Biggio, professionista che una volta alla settimana cura l'aspetto motivazionale della squadra. “La testa è più importante delle gambe – dice il tecnico -. Non ho voluto un preparatore atletico perchè bene o male è un mestiere che so fare. Ma per la testa ci voleva una professionista come Elisabetta”.

Poi una richiesta di intervento sul mercato:”A dicembre dobbiamo rinforzarci – chiude l'allenatore -. Non mi interessano nomi importanti. Ci vogliono ragazzi affidabili per aumentare numericamente la rosa. Il Giro d'Italia si vince con i gregari”.

 

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