Due a zero all'inglese e secondo posto in classifica consolidato. Il Leivi ci ha preso gusto. La squadra allenata da Gianni Siri ha vinto anche a Levanto in casa del Cinque Terre ed è ufficialmente l'antagonista numero uno della Val d'Aveto capolista in questa prima parte di stagione.
Siri sorride, è molto contento (del resto non potrebbe essere altrimenti), ma guarda oltre il risultato. “Cosa mia piaciuto di più? - dice -. Che faccio fatica a trovare difetti alla prestazione di domenica. E che mi è piaciuta la solidità e la personalità con cui la squadra è andata a vincere”.
Siri aveva etichettato la partita come uno scontro salvezza “perchè – aveva detto l'allenatore – il Cinque Terre ha il nostro stesso obiettivo: la salvezza”.
La gara di domenica, però, ha dato altre indiciazioni. “Abbiamo giocato da grande squadra – sottolinea Siri -. Loro ci hanno messo grinta e determinazione. Noi lucidità, tasso tecnico e personalità. Se devo sblianciarmi dico che abbiamo dimostrato di essere una squadra di alta classifica. Ci piace stare nei piani alti. Questo, però, è quello che dice il presente. Il futuro è ancora da scrivere e noi dobbiamo confermarci”.
Intanto l'entusiasmo è alle stelle. La vittoria in casa del Cinque Terre è valsa una pizzata per la squadra. "Bello sentire chiedere dai giocatori a fine partita cosa aveva fatto la Val d'Aveto - dice Siri -. Ma non dobbiamo dimenticare il nostro obiettivo". E
I tifosi domenica hanno seguito la squadra anche in trasferta. All'andata hanno preso un treno diverso rispetto alla squadra, si sono posizionati dietro la porta lato monte, hanno cantato sventolato bandiere. E hanno fatto il viaggio di ritorno con la squadra. “Una bellissima esperienza – dice Siri -. Si sta creando un legame particoalre, l'ambiente è buonissimo. Questa unità che abbiamo trovato ci dovrà essere utile anche quando le cose, magari, andranno un po' meno bene”.
In vista del prossimo impegno contro il Casano, il Leivi tornerà a giocare in casa, ma lo farà sabato al Comunale di Chiavari perchè il terreno di Leivi è stato seminato:"Non è casa nostra - dice Siri -. Ma giocare al Comunale lo prendiamo come un premio".