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CALCIO | 22 ottobre 2013, 18:25

Camogli Avegno, mea culpa

Sul 2-2 e con un uomo in meno, la squadra del presidente Domenico Maisano ha provato a vincere. Il Ceparana l'ha punita in contropiede. Mister Banchieri:”Avremmo dovuto gestire”.

Matteo De Bellis, capitano del Camogli: la sua assenza domenica si è fatta sentire.

Matteo De Bellis, capitano del Camogli: la sua assenza domenica si è fatta sentire.

Chi troppo vuole nulla stringe dice il saggio. Ne sa qualcosa il Camogli Avegno che domenica, sul 2-2 in casa con il Ceparana, ma con un uomo in meno, ha provato a vincere ed è stato punito.

“Una partita incredibile – dice il tecnico Sergio Banchieri -. Spero solo che alla fine questi punti persi non diventino determinanti”.

Se nelle altre (troppe) sconfitte di questo inizio di stagione il Camogli Avegno ha dato la colpa alla sfortuna, stavolta non può evitare di recitare il mea culpa. “Eravamo sotto di un gol e di un uomo e siamo riusciti a recuperare – racconta Banchieri -. A quel punto, invece che gestire, ci siamo buttati avanti a testa bassa. E questo è stato il nostro errore”.

Lo stesso Banchieri alla vigilia del match aveva chiesto alla squadra di conquistare i tre punti. “Ma le partite vanno giocate, vissute e analizzate – dice l'allenatore -. E una volta trovato il pareggio la cosa più ovvia era cercare di tenerselo. Al limite avrei accettato di far giocare gli altri e partire noi in contropiede. E' accaduto esattamente l'opposto con il risultato che abbiamo perso”.

Banchieri mastica ancora amaro sul punto buttato via:”Perchè un pareggio non sarebbe stato molto, forse, ma ci avrebbe permesso di muovere la classifica – osserva il tecnico -. Senza considerare il fatto che in settimana ci saremmo allenati con più serenità invece che con il muso”.

Banchieri è arrabbiato. E va anche ad analizzare i casi singoli. “L'espulsione di Grilli – dice -. Non mi è piaciuta. In generale non mi piacciono le espulsioni per proteste. Qui se ci vogliamo salvare dobbiamo capire che tutti diano il massimo con le gambe, ma anche con la testa”.

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