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CALCIO | 09 ottobre 2013, 18:10

Nello Esposito e Fulvio Lagomarsino, attenti ai “vecchietti terribili” della Seconda categoria

Il bomber dell'Aurora ha già segnato tre gol:”Sto bene, finchè trovo allenatori che mi sopportano gioco”, il difensore del Boca Gastaldi è stato baluardo difensivo:”Correre non mi dispiace, in squadra ci sono tanti amici”.

Da sinistra Nello Esposito quando giocava nell'Entella e Fulvio Lagomarsino.

Da sinistra Nello Esposito quando giocava nell'Entella e Fulvio Lagomarsino.

Attenzione ai “vecchietti terribili” della Seconda categoria. Vietato guardare la carta d'identità e sottovalutare l'avversario. Se i quaranta sono già stati compiuti oppure si sono già sorpassati ci sono ottime possibilità di trovarsi di fronte un giocatore in grado di fare la differenza. Nello Esposito, attaccante dell'Aurora, e Fulvio Lagomarsino, difensore del Boca Gastaldi, sono i due esempi migliori in questo inizio di stagione.

IL BOMBER. Nello Esposito ha già segnato tre reti in tre gare, due sabato scorso contro l'Atletico Casarza. “Sto bene, qualche dolorino in più rispetto a dieci anni fa lo sento, ma poca cosa – dice l'attaccante, quarant'anni a dicembre -. Finchè sto bene vado avanti. Dove voglio arrivare? Gli ultimi anni che ho giocato in Seconda ho fatto sempre più di venti gol. Vorrei riuscirci anche quest'anno. Ormai un po’ di senso della posizione l’ho acquisito. Quando parte un pallone verso l’area, riesco ad intuire dove può cadere”. Esposito è già nelle prime posizioni della classifica marcatori con altri avversari. E fa tre nomi:”Dasso, Olmo e Siddi – dice -. Tutti ottimi giocatori. Per motivi tattici come compagno di reparto sceglierei Siddi. Fosse venuto con me all'Aurora si sarebbe divertito. Ma vedo che il sorriso non gli manca ugualmente. A Olmo e Dasso invidio l'età e forse che qualche palla in più in area che a loro arriva. Ma io sono molto contento dei miei compagni. E so che insieme possiamo provare a fare qualcosa di buono. I playoff? Perchè no”. A volerlo fortissimamente all'Aurora è stato il tecnico Stefano Vassalli:”Con lui c'è un rapporto bellissimo – afferma Esposito -. Non è facile gestire un giocatore come me. Ho il patentino da allenatore, l'ho anche fatto anni fa nel Moneglia, in campo mi permetto di dare consigli ai compagni. Magari altri allenatori non gradirebbero. Ma Stefano sa che io voglio giocare. Quando, semmai, il fisico mi dirà che è l'ora di smettere, allora penerò ad allenare”. Esposito nella sua lunga carriera ha giocato in varie squadre. Quest'anno, però, ha un ricordo particolare. “Nel giro di pochi mesi arriveranno i miei quarant’anni – sottolinea il bomber -. Successivamente l’Entella festeggerà i cento anni. E’ stato un onore anni fa giocare con la maglia biancoceleste”.

IL DIFENSORE. Fulvio Lagomarsino, ovvero il difensore che non sente il passare degli anni. A quarantadue anni suonati il giocatore del Boca Gastaldi gioca e si conferma baluardo difensivo come è accaduto nell’ultima partita contro il Levanto. “Abbiamo conquistato il primo punto della stagione, era l’ora – dice -. Sono contento soprattutto per l’allenatore Francesco Rovegno. E’ quattordici anni che siamo insieme nella stessa società e so quanto soffra, nonostante le apparenze, quando le cose non vanno”. Lo stesso Rovegno sabato a fine partita ha elogiato la prova di Lagomarsino. “Sì, lui è molto gentile – sorride il giocatore -. Dice che ho fatto bella figura. Può darsi: nel finale effettivamente loro hanno messo molti cross in mezzo all’area e io ho allontanato spesso il pallone di testa. Ma tutti gli attaccanti erano grosso modo alti come me, quindi non molto”. Lagomarsino è l’esempio del giocatore dilettante dalla battuta pronta e che non si prende troppo sul serio. Ma quando lo chiami sai che risponde presente. “A me piace tantissimo giocare, al punto che il ruolo non mi interessa – dice -. Sono un difensore, certo. Ma quando mi è stato chiesto di giocare in attacco. Il mister lo sa: io mi considero il numero diciotto della squadra. Ma allenarmi, anche se non tanto come gli altri, non mi pesa. Se gioco sono contento, ma la cosa più bella è stare nel gruppo”.   

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