Cinque squilli per annunciare le proprie intenzioni: quelle di andare a fare la partita su ogni caampo. Li ha suonato la Val d'Aveto, domenica nel girone D di Prima categoria, sul campo della United Rebocco. “Campo bellissimo, davvero ottima struttura” dice il tecnico Massimo Perego. La domanda sorge, così spontanea: visto il tasso tecnico della squadra, aver giocato su un bel campo può aver aiutato. Cosa accadrà, dunque, quando la Val d'Aveto sarà di scena su campi più piccoli e dal fondo non troppo regolare come capita nello Spezzino? Perego non si fa sorprendere:”Se sei bravi devi dimostrare di esserlo su ogni tipo di terreno”.
Il messaggio è molto chiaro: cercare di fare punti ovunque, consapevoli che in campo ci sono anche gli avversari, ma che le qualità non mancano. “Sono molto contento – dice Perego -. La squadra si è impegnata e ha meritato. Siamo partiti bene direi, era un po' un nostro auspicio. Del resto se si parte a lavorare il 29 luglio significa che hai ambizioni per partire subito con il piede giusto. Poi non è detto che ci si riesca sempre”.
La Val d'Aveto, comunque, ha dato l'impressione di essere in crescita. E Perego saluta con soddisfazione anche il primo gol di Neirotti. “Le qualità non gli mancano – dice -. Però per lui questo è un anno particolare. Ha lasciato il gruppo dove ha sempre giocato. Non è facile cambiare ambiente dopo tanti anni. Ma, come tutti, so che potrà dare il suo contributo”.
Ora il pensiero va al prossimo match con il Foce del Magra, squadra che se dovesse vincere il recupero di domani affiancherebbe Val d'Aveto, Leivi e Riccò le Rondini in vetta alla classifica. “Il recupero potrebbe anche non agevolarli – osserva Perego -. Visti i risultati? Chi ha giocato in Coppa mercoledì, domenica poi ha perso. Non credo sia un caso”. La Val d'Aveto, per la cronaca, è uscita dalla Coppa Liguria. “Non che l'avessimo fatto apposta, sia chiaro – osserva Perego -. Anzi, la nostra intenzione era di provare a far bene anche lì. Però credo che in questo campionato sia difficile per tutti giocare due competizioni. E questo vale anche per noi”.
Poi una riflessione sulla classifica:”Essere il primo in questo momento della stagione non mi interessa – dice l'allenatore -. Conta essere primi solo l'ultima giornata. E poi tirare il gruppo logora. Meglio stare nel gruppo di testa e poi, se si hanno le forze, piazzare la volata giusta”.