Si può perdere giocando la migliore partita della stagione anche se quattro giornate di campionato sono poche? La risposta è sì e la conferma arriva dal Moconesi, battuto in casa dal Baiardo. “Ai ragazzi non ho nulla da rimproverare – sottolinea l'allenatore Fabio Muzio -. Hanno giocato una gara generosa e anche di personalità. Abbiamo cambiato anche più volte modo di giocare e siamo sempre stati in partita. Agli avversari non abbiamo concesso nulla. O meglio, abbiamo concesso una punizione dai venti metri che il Baiardo ha messo all'incrocio dei pali. Poi la gara l'abbiamo fatta noi, purtroppo senza fortuna”.
Nel finale soprattutto la dea bendata ha voltato completamente la faccia al Moconesi. Prima l'arbitro ha sorvolato su un rigore nettissimo per un fallo di mano molto evidente (chi era negli spogliatoi a fine partita racconta di una pepata ramanzina da parte dei due commissari alla terna arbitrale), poi un colpo di testa di Malatesta è andato a sbattere sulla traversa. “Evidentemente non era destino che pareggiassimo – allarga le braccia Muzio -. Mi spiace per i ragazzi, ma io come allenatore sono contento”. Muzio, tra l'altro, alla vigilia della partita aveva ricordato più volte come il Baiardo contro il Moconesi fece una bellissima impressione. “Oggi posso dire che la differenza di valori tra noi e loro è diminuita parecchio – sottolinea l'allenatore -. Sono contento, vuol dire che il lavoro che stiamo facendo sta pagando. Sono sempre convinto che per salvarci dovremo fare molti sacrifici. Ma da domenica sera, lo dico con grande sincerità, sono molto più fiducioso”.