La Serie D torna a confrontarsi sui regolamenti. Si è svolta stamattina a Bologna Fiere, prima del convengo sull'impiantistica sportiva promosso dalla Lega Nazionale Dilettanti e dall'Anci, l'ormai consueta riunione tra i capitani, gli allenatori ed i responsabili della Commissione Arbitri Nazionale Dilettanti (CAN D) e di quella Interregionale (CAI).
Il Dipartimento della LND ha deciso di dare stabilità all'appuntamento con il chiaro intento di favorire il confronto e lo scambio di posizioni tra le componenti arbitrali ed i principali protagonisti del campionato. Ai lavori ha preso parte il vicepresidente vicario della Lega Nazionale Dilettanti, Alberto Mambelli, che ha sottolineato l'importanza di simili momenti in grado di favorire la crescita di tutte le parti coinvolte nell'attività del Campionato d'Italia, quale è la Serie D, vertice della piramide del calcio di base.
"Si tratta di una riunione importante perché è in occasioni come queste che il calcio vive a pieno la dimensione della condivisione e della socialità - ha affermato con decisione Mambelli - quando calano le tensioni ci si confronta in maniera seria e matura individuando percorsi e scopi comuni. La Serie D e' arrivata a livelli inimmaginabili fino ad alcuni anni fa, grazie alla LND ma soprattutto grazie alle società che hanno svolto anche un ruolo di puntello importante verso il sistema professionistico sofferente degli ultimi anni". Presenti ovviamente all'incontro i massimi rappresentanti del Dipartimento Interregionale: il coordinatore Luigi Barbiero accompagnato dai membri del consiglio dei dirigenti oltre che dal segretario Mauro de Angelis e da quello LND Massimo Ciaccolini.
Per la componente arbitrale hanno portato il loro contributo al workshop Carlo Pacifici, designatore CAN D, e Danilo Giannoccaro, suo omologo per la CAI. Oltre al report statistico della passata stagione, Pacifici, nel rinnovare l'impegno degli arbitri per la crescita di tutta la Serie D, ha posto l'accento sull'importanza del terzo tempo e del fair play di fine gara che contraddistingue la Serie D da tutti gli altri campionati.
Grande attenzione, accompagnata da numeri ed immagini, è stata dedicata all'interpretazione della regola del fuorigioco che, nelle sue sfumature, è spesso al centro di vedute differenti tra allenatori, calciatori e arbitri.