“Voglio vedere come reagiremo alla prima sconfitta”. Giovanni Tassano, allenatore del Sampierdicanne, all'indomani dell'esordio in Prima categoria, con relativo successo sul Marola, era stato, suo malgrado, quasi profetico.
Per quanto il derby con i Sestieri si sia risolto solo nel finale (e la relativa sconfitta per 4-1 sia stata forse eccessiva nelle dimensioni), la squadra chiavarese ha incassato la prima sconfitta.
Nessun dramma, ci mancherebbe. Da neopromossa il Sampierdicanne non è certo chiamato a vincere il campionato. Il vero obiettivo, salvezza a parte, è la crescita. E ogni spunto può essere buono. Anche una sconfitta. “Certo che mi dispiace aver perso – dice Tassano -. Ma nel calcio ci sta. E ora dovremo essere bravi a capire in cosa abbiamo sbagliato anche se la gara di domenica è stata particolare. Siamo partiti molto male e siamo andati sotto. Poi abbiamo pareggiato e per venti minuti abbiamo fatto la partita. Quindi è arrivato quel rigore nel finale. Lì si è deciso il match: gli altri in due gol in contropiede non li considero. A quel punto poteva starci il nostro pareggio come che loro dilagassero”.
Il Sampierdicanne a Lavagna si è presentato con qualche assenza di troppo. “Ma la rosa è valida – osserva Tassano -. Il problema, semmai, è numerico. A quel punto sei costretto a giocare con qualcuno che non è al meglio e anche non proprio nel suo ruolo. E gli equilibri si possono perdere. Comunque ripeto: nell'economia generale del match non siamo andati male. Però è chiaro che dobbiamo crescere. Ma questo lo sapevamo già dall'inizio. E io so di avere a disposizione ragazzi intelligenti”.