Secondo atto della stagione. E’ con viva emozione che mi accingo ad entrare in uno stadio che abbiamo imparato bene a conoscere per le tante partite in notturna trasmesse l’anno della promozione in serie A del Novara con l’attacco d’oro Bertani, Gonzalez e la storica partita vinta in serie A contro l’Inter di Gasperini.
Passata l’emozione trovo posto in tribuna centrale con una vista perfetta sul campo, a colpire sono l’ordine e la funzionalità di tutto l’impianto. A corollario un 150 persone divise tra sostenitori del Verbania,in netta maggioranza, e del Sestri. La giornata è parecchio ventosa, ma la temperatura è ideale ed il cielo parzialmente sgombro dalle nubi, perfetta per una partita di calcio.
Nessuna sorpresa sulla formazione iniziale Di Bin schiera Anzalone, all’esordio in campionato, al centro della difesa insieme a Ceniccola, gli esterni bassi sono Perinelli e Bonelli, i tre di centrocampo Redomi perno del gioco leggermente arretrato e le due mezzali Parlato e Tabbiani, in avanti Lazzaro affiancato da Quintana e Bencini, molto mobili.
Dopo 10 minuti senza un gioco particolarmente convincente ed il Verbania che teneva più palla grazie all’eterno Shala su cui transitavano tutti i palloni, Di Bin cambia allargando Tabbiani, in pratica passando ad un 4-4-2 per quanto possano valere i numeri. Mossa azzeccata e partita che passa in nostro controllo, grazie anche ad un’ispiratissimo Lazzaro che è sempre di più il nostro Vucinic, a volte pare svogliato e non si danna troppo a rincorrere i palloni, ma palla a terra inventa sempre qualcosa.
Suo un tiro a botta sicura parato dal portiere, suo il rigore spedito sul palo concesso per un atterramento in area a seguito di un corner (azione confusa), sua l’invenzione che con un gioco di gambe taglia fuori 3 difensori e gli permette di tirare in porta in modo preciso, ma un po’ debole, palla su qui però entra Quintana in scivolata ribadendo in rete, 1-0 sacrosanto. La reazione del Verbania è sterile un paio di tiri da fuori alti, anche se Troiano, De Vincenzis e Micheli sono molto mobili e bravi nell’uno contro uno dando qualche grattacapo a Bonelli e Perinelli.
Bella una conclusione di Parlato, uno dei più positivi, che il portiere Carli (un ’95 interessante) devia in angolo. Secondo tempo che sembra partire ancora meglio con la partita in pieno controllo e ritmi bassi, dopo pochi minuti bella combinazione tra Bencini che di tacco di prima libera Bonelli che crossa per Lazzaro il quale si mangia un paio di avversari e lancia Bencini nello spazio, esterno di prima del talentuoso ragazzo che scavalca Carli ed è 2-0.A questo punto sembrerebbe finita, ma Robert Luis Stevenson quando ha scritto il suo libro più famoso (Stange case of Dr. Jekyll and Mr. Hyde) ha avuto una visione dal futuro sulla squadra di Di Bin a cui evidentemente manca ancora esperienza e personalità, anche perché Redomi da ordine e precisione, ma sono sicuro possa dare ancora qualcosa in più.
Dopo pochi minuti una perfetta punizione scavalca Bonelli, perfetto stop di Troiano che avanza un paio di metri e scaraventa in rete. Bel gol. Da li fino alla fine predominanza netta del Verbania, pure ridotto in 10 per l’espulsione di Shala, ma i cambi di Tabbiani, Bencini e Quintana per Campana, Orlandini ed Uccelli (altro ’95) fanno arretrare troppo la squadra anche se solo in un’occasione il Verbania è davvero pericoloso, Anzalone e Ceniccola infatti sono impeccabili.
Negli ultimi minuti 10 contro 10 per l’infortunio ad Orlandini a cambi già finiti, ma è Lazzaro a suggellare una giornata da ricordare con un tiro a giro dal vertice destro dell’area in pieno recupero che chiude il match e da i primi meritati tre punti al Sestri. Bene ed avanti così.
