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CALCIO | 22 agosto 2013, 08:20

Arbitri dilettanti più ricchi dalla prossima stagione

Aia e Figc hanno varato il nuovo tarifarrio con un occhio di riguardo ai direttori di gara che iniziano la carriera. Erano diciotto anni che i rimborsi erano fermi. A settembre il corso arbitri della sezione di Chiavari. Ecco quanto si guadagna, invece, in serie A.

Il presidente Aia di Chiavari Roberto Gandini (al centro) con i due arbitri internazionali Daniele Orsato di Schio e Andrea De Marco di Sestri Levante.

Il presidente Aia di Chiavari Roberto Gandini (al centro) con i due arbitri internazionali Daniele Orsato di Schio e Andrea De Marco di Sestri Levante.

Gli arbitri di calcio dilettantistici dalla prossima stagione avranno un portafoglio un po' più gonfio.

Malgrado la crisi colpisca un po' tutti i settori, l'Aia nazionale ha deciso di innalzare i rimborsi per le direzioni delle varie gare dopo la bellezza di diciotto anni.

Risale, infatti, al 1995 l'ultimo ritocco. In mezzo c'erano stati nel 2000 l'adeguamento in euro e nel 2006 un arrotondamento verso l'alto che aveva solo, però, di fatto, semplificato le tariffe togliendo dalla cifra prevista i centesimi.

Ora, ecco, invece, un vero e proprio scatto in avanti. E a guadagnarci, in particolare, saranno i giovani arbitri, quelli che iniziano dai campionati giovanili, sbarcando poi nel calcio dei grandi dalla Terza categoria in su.

Le nuove diarie riguardano tutto il territorio nazionale e sono applicabili per gare regionali, cioè fino all'Eccellenza.

Le differenze di rimborso si dividono tra direzione di gare giovanili e di prima squadra. All'interno di questi due gruppo le categorie non contanto, ma valgono i chilometri percorsi tra andata e ritorno rispetto al luogo dove ogni arbitro indica la propria residenza. Un arbitro della sezione di Chiavari, ad esempio, ma che abita a Sestri Levante sarà pagato calcolando la distanza dalla bimare.

Nel dettaglio, per quello che riguarda le giovanili, ad esempio, per le paertite Giovanissimi e Allievi fino a 25 chilometri si passa da 24 a 30 euro, fino a 50 chilometri 38 euro (prima 34), fino a 75 chilometri 42 euro (prima 39).

A livello di prima squadra, invece, il rimborso fino a 25 chilometri passa da 27 a 35 euro, fino a 50 chilometri si guadagneranno 50 euro anziché 43, fino a 75 chilometri il rimborso diventerà di 60 euro invece di 53.

Più contenuti, anche se comunque significativi, i rimborsi per tutti gli altri tipi di chilometraggio.

Gli adeguamenti, tra l'altro, riguarderanno anche gli assistenti e gli osservatori arbitrali come riportato nella tabella che pubblichiamo in allegato.

Alla base della scelta dell'Aia, in collaborazione con la Figc, ci sono due ragioni. La prima ha che fare con la necessità di adeguare le tariffe dopo quasi vent'anni. Dall'altra l'innalzamento delle tariffe è legato al periodo economico che stiamo vivendo. Nel senso che, vista anche le difficoltà lavorative che molti ragazzi incontrano, rimborsi spesa più interessanti possono essere un buon motivo per provare ad intraprendere la carriera arbitrale.

CORSO ARBITRI AIA CHIAVARI. Inizierà a metà settembre il nuovo corso arbitri a Chiavari. Possono presentarsi tutti coloro (uomini e donne) che abbiano compiuto il quindicesimo anno di età e non abbiano superato i 32 anni. Tutti i candidati dovranno seguire un corso che si concluderà con un esame superato il quale avverrà l'iscrizione negli organi tecnici della sezione. Ogni arbitro, con la propria tessera, può entrare gratuitamente in tutti gli stadi d'Italia. Per informazioni si possono chiamare i seguenti numeri: 0185.308171 oppure 338.7105265. Informazioni anche sul sito www.aiachiavari.com.

QUANTO GUADAGNA UN ARBITRO DI SERIE A? L'aumento delle tariffe per gli arbitri riguarda solo quelli che dirigono in ambito provinciale o regionale. Dalle serie D alla serie A il tariffario, per ora, è uguale a quello dello scorso anno. Ma quanto costano gli arbitri di una gara di serie A? Quasi 8000 euro così divisi: 3500 euro all'arbitro, 1000 euro a testa agli assistenti, 800 euro ciascuno per gli arbitri d'area e il quarto uomo.A queste cifre vanno aggiunte le spese di viaggio, vitto e alloggio. Senza contare il contributo che ogni direttore di gara riceve a inizio stagione, variabile a seconda della carriera, per sfruttamento della propria immagine.


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