Inizia l'avventura. Oggi la Virtus Entella parte per il ritiro. La rosa della squadra non è ancora al completo, ma il tempo per sistemare tutti i reparti non manca. A mancare non è nemmeno l'entusiasmo che si respira attorno alla formazione biancoceleste e alla società che vuole festeggiare in grande stile il centenario. Il tecnico Luca Prina, alla vigilia della partenza, racconta le sue emozioni e le sue strategie per la stagione che, scioperi a parte, inizierà il 4 agosto in Coppa Italia. Fino a poche ore prima la squadra resterà a Sondalo.
Mister Prina, si ricomincia....
Guardi, personalmente non vedevo l'ora. Questo è un lavoro che ti assorbe per ventiquattro ore, ma ho la fortuna di poterlo fare. E sono contento come se dovessi partire per una vacanza.
Beato lei, non sente le responsabilità come tanti suoi colleghi?
Certo. A volte sono un peso non facile da portare, ma spesso regalano anche stimoli. E a me piace essere sempre stimolato.
La preparazione inizia con una squadra in parte da costruire.
E' vero, ma con la società condividiamo tutte le strategie. E c'è il tempo per trovare le persone giuste.
Intanto manca Vannucchi. Vuole commentare i fatti degli ultimi giorni?
Io sono rispettoso dei ruoli. Posso parlare di Ighli come un grande calciatore e un grande professionista.
In un'intervista Vannucchi, dopo la sua uscita su Facebook, ha detto che comunque vorrebbe restare per proseguire a lavorare con lei.
Ne sono contento. In generale sono felice del rapporto che solitamente riesco ad instaurare con ogni singolo giocatore. Se poi uno come Vannucchi, che ha avuto allenatori come Prandelli, dice che con me si è trovato bene non posso che esserne onorato. Anche io sono stato bene con lui. Ma le mie valutazioni si fermano qui, al puro aspetto tecnico.
Vedremo un'Entella senza fantasista?
Vorrei impostare la squadra come lo scorso anno proprio per proseguire il lavoro anche alla luce del fatto che molti giocatori sono rimasti. Poi è chiaro che la tattica è decisa anche dal mercato. Ma noi vorremmo continuare su un certo filo conduttore. E poi, per come vedo io il calcio, giocare con il trequartista è sinonimo di bel gioco. E noi vorremmo continuare a proporre un buon calcio.
Arrivate da una stagione molto positiva: la società in questo giorni ha ribadito più volte di essere stata l'unica di Lega Pro a cedere due giocatori, Zampano e De Col, in serie A. Sono cresciuti grazie a lei.
Sono cresciuti grazie a tutti: ai dirigenti che li hanno scelti e a noi, perchè io lavoro con tutto il mio staff straordinario, che li abbiamo allenati. Sono orgoglioso del loro salto tanto più per il fatto che per tanti anni ho allenato i giovani. Ma il merito di un allenatore va messo in relazione con le qualità di un giocatore. Sta al tecnico cercare di farle emergere. Se non ci sono, non esiste tecnico che le possa tirare fuori.
Il passato è un bel ricordo. Per il futuro l'Entella deve riconfermarsi. A volte non è così semplice...
Sono d'accordo. Questo è un anno importante proprio per questo. Credo sia una bella prova di maturità per noi, per la società e anche per la città. Questo è l'anno in cui tutti insieme dobbiamo dimostrare di essere una realtà di alta serie C1.
Cosa manca alla squadra attuale, oltre ad un fantasista?
Un esterno sinistro e un centrocampista di carattere e di personalità. In una parola lo definirei un centrocampista di spessore, capace anche di prendere in mano la squadra.
Merce rara sul mercato....
Può darsi. Ma io sono anche convinto che se non avremo fretta troveremo l'uomo giusto.
Intanto si parte. La prima amichevole è in programma il 24 luglio a Sondalo contro la squadra locale che milita in Terza categoria. Il 27 luglio a Bormio ecco il test contro il Torino, mentre il 31 luglio ancora a Sondalo sgambata con una rappresentativa locale. Tutte le amichevoli si giocheranno alle 17.