“Abbiamo costruito la salvezza sulle macerie fumanti della squadra dello scorso anno retrocessa dalla Promozione. Tra il mercato della scorsa estate e quello di riparazione abbiamo girato una trentina di giocatori. Ma oggi possiamo dire di avere una base su cui lavorare per il futuro. I 27 punti nel girone di ritorno lo confermano. E ci godiamo anche una Juniores che è si p qualificata per il campionato di Elite>.
A parlare è Massimo Azzaro, direttore sportivo del Leivi, dopo la salvezza matematica ottenuta domenica scorsa. <Il futuro? Ne parliamo questa settimana. Però l'intelaiatura c'è. Probabilmente bastano un paio di innesti mirati per fare un campionato tranquillo>.
Intanto Azzaro torna su quanto accaduto a gennaio con il tecnico Giovanni Tassano che si era dimesso. La società aveva accettato le dimissioni e preso Cesare Melillo. Ma la squadra aveva preteso che Tassano restasse in sella. <E' stato un brutto periodo – ricorda Azzaro -. Però non è un mistero che io fossi dalla parte di Giovanni. Non aveva senso mandarlo via: la squadra voleva lui ed il mercato di dicembre era stato fatto sulla base delle sue indicazioni>.
Una pausa e poi Azzaro si toglie un sassolino di quando era direttore sportivo della Val d'Aveto:<Chissà, magari se, come avevo suggerito, Ruben Padi fosse rimasto sulla panchina invece che essere esonerato la Val d'Aveto sarebbe rimasta in Promozione. Invece è andata diversamente...".